martedì 9 settembre 2008

Giornata nazionale del biologico: incontro ad Alvito (Frosinone) presso la cooperativa Cerere


La Giornata nazionale del biologico, come abbiamo già annunciato, si svolgerà domenica 14 settembre 2008.

Nel Lazio la domenica continua ... il lunedì.
Lunedì 15 settembre, infatti, alle ore 19 presso la cooperativa biologica Cerere di Alvito (Frosinone), ai piedi del Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, si svolgerà un incontro a tavola tra produttori biologici, trasformatori, grossisti, commercianti, Gruppi di acquisto, da una parte, e opinion leaders, storici della astronomia, autorità politiche e religiose, dall'altra.

All'incontro partecipa Pina Eramo, presidente nazionale di Anabio Cia, l'associazione di produttori biologici della Confederazione Italiana Agricoltori.

Sotto lo slogan “Indovina chi viene a pranzo. Il bio in tavola”, la Giornata nazionale del biologico animerà in tutta Italia iniziative che avranno come obiettivo l’incontro tra produttori e consumatori per far conoscere il biologico e gli acquisti alimentari nei circuiti brevi.

La giornata è promossa dalla Cia, la Confederazione italiana agricoltori, e da Anabio, l'associazione per l’agricoltura biologica della Cia.

Qui puoi conoscere un primo elenco delle iniziative promosse.

Altre notizie sul sito di Anabio.

Sana 2008: le novità dal mondo del biologico e dell'ecosostenibile

Torna dall'11 al 14 settembre 2008 a Bologna Sana, il Salone internazionale del Naturale, con un'edizione speciale che celebra i vent'anni della manifestazione fieristica che ha accompagnato lo sviluppo del biologico nel nostro paese. Tradizionale ormai la suddivisione nelle tre aree: alimentazione; cosmesi e benessere; casa.

Da notare SanaKids, lo spazio dedicato ai più piccoli, e A Sana con gusto, lo spazio per le degustazioni presentato da Marisa Laurito.

Tra gli appuntamenti del Sana 2008, segnaliamo la presentazione con degustazione dei vini delle cantine biologiche dell'Emilia Romagna, a cura di Prober (sabato 13 settembre 2008, ore 14,30 nello stand della regione).


Il ventennale sarà festeggiato anche dentro Bologna, con un itinerario del buon vivere che coinvolgerà tutta la città con eventi e degustazioni.

Cibo sano e buono, salute e cura di sé, una casa capace di offrire semplicità, naturalità e bellezza: dalle tre aree storiche di Sana emerge un progetto sempre più vicino ai bisogni delle persone, un’idea di benessere nuova, attualizzata rispetto ai nuovi stili di vita.
Il nuovo format, proposto lo scorso anno, rilancia nel 2008 il progetto del buon vivere sollecitando il confronto anche con i mercati esteri.
La risposta è stata pronta e a Bologna, dall'11 al 14 settembre, sono attese delegazioni di operatori proveniente dagli Stati Uniti, dal Sud America, da Gran Bretagna, Irlanda, Austria, Spagna, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Polonia, Federazione Russa.

L’alimentazione, fulcro di questa edizione, vuole dare risposte al nuovo desiderio di ritrovare il piacere del gusto e della convivialità mettendo in luce come i prodotti da agricoltura biologica siano straordinari ingredienti, partner ideali per la cucina italiana. Il cibo del buon vivere è al centro dell’indagine 2008 dell’Osservatorio Permanente sui consumi diretto da Giampaolo Fabris e sarà il protagonista del “cuore mostra” durante i quattro giorni della manifestazione. Da un grande palco andrà in scena “A Sana con gusto. Buon cibo da scoprire, da guardare, da pensare”: cucina in diretta, degustazioni guidate, conversazioni e incontri in compagnia di cuochi, artisti, personaggi del mondo dello spettacolo.

In un progetto di vita sana trova grande spazio un aspetto curato e piacevole che, come specchio dello star bene, propone salute e benessere come facce di una stessa medaglia, come sinonimi.
Oggi i cosmetici naturali incontrano sempre più il favore del pubblico e questa edizione, grazie anche alla collaborazione con Unipro (Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche) potrà esprimere con maggior forza i contenuti professionali e le potenzialità di questo mercato, mentre quella con Siste (Società Italiana delle Scienze e delle Tecniche Erboristiche) permetterà di offrire agli operatori due importanti convegni internazionali: un percorso storico, culturale e scientifico nel mondo delle piante officiali e una riflessione sull’impiego degli oli officinali.
Certificazione, informazione, percorso di filiera restano i cardini della strategia di questo settore che all’interno dei padiglioni 25 e 26 proporrà un vero e proprio percorso di qualità segnalando con uno specifico pittogramma prodotti e linee di cosmetici certificati.

L’abitare è il terzo ingrediente del buon vivere perché la casa è un luogo centrale nella nostra vita. Sana 2008 propone nuove forme dell’abitare che, all’interno di contesti naturali, dedicano grande attenzione alla scelta dei materiali in funzione della salute delle persone.
All’interno di quest’area EquoLab offre un terreno di confronto fra le imprese artigiane europee che operano con criteri trasparenti di responsabilità sociale e quelle del sud del mondo che appartengono alla rete del Fair Trade. Green hand sarà invece l’occasione per scoprire nuove potenzialità nel ciclo di vita dei prodotti tessili.

Il progetto di Sana guarda al futuro e l’infanzia diventa così un campo di ricerca per ripensare le qualità sostenibili dei prodotti. Questo l’obiettivo di Sanakids, una mostra che rivisita le tre aree espositive guardando alle esigenze dei bambini e offrendo uno spazio di riflessione che permette di proiettare attività produttive, prodotti e comportamenti nello scenario di un mondo sostenibile.

La ventesima edizione del Sana si festeggia anche dentro la città di Bologna. Un itinerario del buon vivere si snoderà in tutta la città, coinvolgendo ristoranti, erboristerie, farmacie, librerie, negozi di arredamento, panetterie e negozi di gastronomia. Sarà l’occasione per gustare i piatti della cucina bio; per scoprire le eccellenze alimentari del territorio con piccole degustazioni; per assaggiare tante varietà di frutta e verdura bio; per imparare come prendersi cura di sé in modo naturale. Ma anche per incontrarsi nelle piazze, nelle librerie, nei musei e sperimentare tutti gli ingredienti di una vita sana di qualità.

Le forme del bio: i formaggi biologici in concorso


Si è conclusa a Pienza la sesta edizione del concorso nazionale Le forme del Bio: formaggi d'eccellenza e pascoli Doc, dedicato ai formaggi da agricoltura biologica.
Il concorso è organizzato dall'associazione Città del Bio e da Aiab, con il patrocinio della provincia di Siena e della città di Pienza.
Insieme a questo si è svolta anche la seconda edizione del concorso "Pecorini d'Italia".

L'interesse ovviamente è tutto per i premi: degli oltre centocinquanta formaggi bio in gara, tre hanno raggiunto la vetta, i primi tre posti in assoluto.

1° Premio Medaglia d’Oro
all’Azienda Fattoria La Vialla di G. A. & B. Lo Franco
Comune di Arezzo
Formaggio “Pecorino stagionato”

2° Premio Medaglia d’Argento
all’Azienda Agrilanga di Trinchero Massimo
Comune di Vesime (AT)
Formaggio “Robiola di Roccaverano DOP” (caprino latte crudo)

3° Premio Medaglia di Bronzo
all’Azienda alla Soc. Agr Bacciotti di Mongili Sandra
Comune di Scarperia (FI)
Formaggio “Pecorino tipo cotto”

Da notare la grande varietà di formaggi e anche la varietà delle provenienze dei premiati nelle diverse categorie: 24 province diverse, da Aosta a Ragusa, da Isernia a Oristano, per 13 regioni rappresentate (Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia e Sardegna).

Per la cronaca (ma soprattutto per la nostra gola, sempre avendo un occhio alla salute, visto che parliamo di formaggi da latte bio) ecco l'elenco completo dei premiati nelle 12 categorie.

Qui di seguito il comunicato di Città del Bio sul concorso:

Validi casari, tecnici capaci, veri intenditori e consumatori appassionati si sono incontrati per degustare, confrontare e premiare il meglio dei formaggi di tutta Italia: migliori perché tipici delle più antiche tradizioni locali, ma anche perché attenti al rispetto dell’ambiente o in conformità con le norme dell’agricoltura e dell’allevamento biologici. Tra i centocinquanta campioni pervenuti per la sesta edizione del Concorso “Le Forme del Bio” e i novantotto pecorini per la seconda edizione dei concorsi “Pecorini d’Italia” , domenica 7 settembre saranno decretati i migliori formaggi nazionali per le categorie di appartenenza.

Al panel di valutazione, presieduto da Giovanni Pacini, dirigente dell’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Siena, ha partecipato anche Ignazio Garau, direttore di Città del Bio: “Partecipare ai lavori della commissione esaminatrice è stato come compiere un lungo giro d’Italia alla scoperta dei saperi contadini che ancora vengono custoditi e tramandati in ogni regione del nostro Paese. Dalla Fontina della Valle d’Aosta al prezioso Castelmagno della Valle Grana, per poi spostarci al Veneto e all’Emilia Romagna - che ha inviato i suoi campioni di Parmigiano Reggiano di pianura e di montagna – passando per i caciocavalli podolici, le provole, il “piacentinu” e il “ragusano” della Sicilia, senza dimenticare i preziosi pecorini della Toscana, dell’Umbria, del Lazio, dell’Abruzzo e della Sardegna, conciati in tutte le forme e le tradizioni delle diverse regioni”.

I due concorsi nazionali hanno raccolto l’adesione di aziende di produzione in rappresentanza di quasi tutte le regioni italiane. A fregiarsi dei riconoscimenti saranno, dunque, pastori e casari, ma con loro risulteranno vincitori anche quei territori dalla grande qualità ambientale su cui hanno pascolato le capre, le pecore, le vacche e le bufale, che hanno operato la prima ed essenziale “trasformazione artigianale” in latte del ricco assortimento delle erbe di prati e alpeggi.

L’appuntamento pientino - spiega Garau - sarà anche un utile occasione per rafforzare ulteriormente il coordinamento delle “Città del Formaggio”, iniziativa promossa da Città del Bio in collaborazione con Res Tipica (il progetto dell’Anci per promuovere le Città di Identità). In occasione della 48esima edizione della Fiera del Cacio verrà sottoscritto dai partecipanti un protocollo di intesa orientato a coordinare e organizzare un progetto per la salvaguardia e la valorizzazione delle produzioni casearie storiche della nostra penisola”. “Sono più di quattrocento – va avanti il direttore di Città del Bio - i formaggi tradizionali censiti in Italia ed è necessario intervenire per tutelare e far conoscere la grande variabilità casearia italiana. Il nostro territorio è estremamente variegato, non solo dal punto di vista pedologico e agroclimatico, ma anche della storia, della cultura e, quindi, delle tradizioni. Le produzioni agroalimentari sono conseguentemente lo specchio di questa diversità e di questa ricchezza”.
[foto rubbahslippahsinitaly.blogspot.com]
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