giovedì 7 agosto 2008

Agricoltura biologica. Fa bene alla natura (ma non alla lingua italiana)

L'Unione Europea ha lanciato una nuova campagna informativa sui prodotti biologici, basata su un sito internet multilingue molto ricco e davvero ben fatto.
L'indirizzo del sito è www.organic-farming.europa.eu
Tante notizie, informazioni, spiegazioni, addirittura giochi.
Il sito contiene anche un'ampia sezione di materiale dedicato al marketing e alla promozione. Qui troviamo ad esempio un simpatico elenco di possibili slogan per promuovere il biologico.

Tutto bene, allora?
Non proprio. Aprendo nel sito una scheda informativa dedicata all'uva biologica ho scoperto questo testo, davvero ridicolo.

L’uva biologica cresce in vigne su suoli gestiti in armonia con la natura, che contengono ampi numeri di vermi di terra, scarafaggi e altri organismi. Le varietà d’uva scelte sono adattate
alle condizioni locali e quanto più resistenti possibili alle malattie. Da quest’uva biologica, le cantine locali producono vini ricchi e di alta qualità.


Ora, non si chiede un livello da Accademia della Crusca, anche se possiamo consigliare il dizionario De Mauro Paravia, disponibile gratis on line, se servisse. Vista però la dignità del nostro paese (fondatore del Mec, il Mercato comune europeo, che è stato il primo abbozzo di Europa unita) e delle lingue di tutti gli altri stati membri e visto anche quanto costa la macchina burocratica di Bruxelles, è giusto pretendere che le traduzioni dei testi siano fatte non bene, ma benissimo.

Speriamo che si ponga riparo al più presto, perché il servizio reso all'agricoltura biologica italiana è davvero negativo.

A proposito: un saluto ai cari, fedeli "vermi di terra". Quelli di mare, si sa, hanno una fidanzata in ogni porto.
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